Incontro al monastero di Montevergine “S. Eustochia”

Il Card. Grech incontra la Vita Consacrata

La sinodalità come stile per ogni battezzato

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Continua nella nostra Arcidiocesi la visita di S. Em.za il Sig. Card. Mario Grech, Segretario del Sinodo dei Vescovi, con un momento significativo e molto vissuto. Domenica 9 gennaio 2022, infatti, alle ore 9.00, il Cardinale ha incontrato la Vita Consacrata al monastero di Montevergine “S. Eustochia”.

Dopo un momento di preghiera di invocazione dello Spirito Santo perché guidi e accompagni la nostra Chiesa e il cammino sinodale, Sua Eccellenza Mons. Giovanni Accolla ha salutato il Cardinale, le religiose e i religiosi presenti, i membri degli Istituti Secolari e dell’Ordo Virgninum intervenuti e, in modo particolare, le monache del monastero che hanno ospitato il momento di riflessione. L’Arcivescovo ha sottolineato come ha fortemente voluto un tale appuntamento e proprio in un luogo caro alla nostra Chiesa: le monache sono la linfa che con la loro preghiera sostengono la comunione ecclesiale e i religiosi e le religiose tutti, con la fedeltà al loro carisma e il loro servizio incarnato nella realtà in cui vivono, sono una ricchezza per questa Chiesa particolare.

Anche Sua Eccellenza il Vescovo Ausiliare Mons. Cesare Di Pietro ha sottolineato l’importanza storica del monastero all’interno della vita diocesana e ha espresso il suo grazie al Cardinale per la sua presenza e a tutta la Vita Consacrata per essere polmone che dà aria e respiro al corpo ecclesiale.

Sr. Maria Tirendi, neo-nominata delegata episcopale per la Vita Consacrata, dopo un ringraziamento all’Arcivescovo e al Cardinale, ha presentato la ricchezza e la varietà della Vita Consacrata presente in diocesi, manifestando l’intenzione di tutti di camminare insieme per la gloria di Dio e il bene dell’Arcidiocesi.

Dopo l’intervento di don Roberto Romeo, referente diocesano per il Sinodo, il Cardinale Grech ha iniziato la sua relazione chiedendo a tutti i membri della Vita Consacrata di sostenere con la partecipazione attiva e particolare e con la preghiera tutto il cammino del Sinodo della Chiesa.

Il Cardinale Grech ha sottolineato come la Chiesa sia per sua natura missionaria. Nel Concilio Vaticano II, con il documento “Ad Gentes”, si è passati dal parlare di missioni alla missione: la Chiesa, che esiste per evangelizzare, se vuole essere universale, deve essere missionaria, e la missione è unica, anche se con diverse circostanze e modalità. Papa Francesco invita tutti a una conversione missionaria. La missione non è alternativa alla pastorale ordinaria: la pastorale o è missionaria o non è. Deve tenere conto dell’inculturazione del Vangelo, perché la grazia suppone la cultura, può allora raggiungere ogni cultura trasformandola dall’interno per portarla a a pienezza.

La Chiesa è anche costitutivamente sinodale. Nel documento della commissione teologica sulla sinodalità si evidenzia che i credenti sono compagni di cammino, chiamati ad essere soggetti attivi in quanto partecipi dello stesso sacerdozio battesimale e portatoti di carismi, diversi ma uniti in un solo soggetto comunitario, che ha Cristo come fondamento.

Il Sinodo che celebriamo è l’ultimo tassello di un cammino che la Chiesa ha già avvita e che la tradizione attesta come dimensione costitutiva: la Chiesa è popolo di Dio in cammino e assemblea convocata dal Signore risorto. La sinodalità mostra una Chiesa pluriministeriale, attenta a valorizzare doni e carismi dallo Spirito Santo.

Elemento essenziale è la soggettualità di tutti i membri della Chiesa: non ci sono attori e spettatori e considera tutti protagonisti della missione ecclesiale. Uno spazio particolare è per i consacrati e le consacrate. Inoltre c’è una progettazione condivisa e partecipativa nel rispetto delle funzioni di ciascuno; la sinodalità esprime il rapporto di comunione che lega tra loro i battezzati: esiste la dignità sacerdotale di tutti i battezzati, il battesimo ci fa partecipi del sacerdozio comune. Infine la sinodalità indica il dinamismo, il cammino della Chiesa che ha indole pellegrinante e in uscita.

La sinodalita si attua praticando l’arte del discernimento personale, ma anche e soprattutto comunitario. Per tutti questi motivi non possiamo conoscere in anticipo quello che lo Spirito suggerirà alla Chiesa nel cammino, rimaniamo perciò aperti all’ascolto e alla condivisione.

La vivacità e profondità dell’incontro si è espressa anche attraverso gli interventi di Padre Orazio, segretario CISM, e sr. Letizia, badessa del monastero, che hanno ringraziato e dimostrato la preziosità di una vita in comunione.

La mattinata si è conclusa con la celebrazione eucaristica, presieduta dal Cardinale, nella Basilica Cattedrale “S. Maria Assunta”. Nel momento omiletico, il Sig. Cardinale ha ribadito come “tutti i battezzati sono partecipi della missione profetica, regale e sacerdotale di Cristo, soggetti attivi dell’evangelizzazione, singolarmente e come popolo“. Il punto di partenza del corpo ecclesiale è il battesimo: “tutti sono chiamati a partecipare alla vita della Chiesa e alla sua missione, ciascuno con i propri carismi e differenze“. Nel nostro battesimo, fondato su quello di Gesù, troviamo il centro della nostra vita e della nostra missione, oltre che della nostra esistenza personale e comunitaria. Gesù è venuto a insegnarci a vivere in questo mondo con i suoi tratti: giustizia, sobrietà e pietà.